Parlare di perdite d’acqua significa parlare di un argomento in effetti molto vasto e anche troppo se lo ampliamo in eccesso e invece può essere interessante affrontarlo rispetto alla perdita d’acqua che può avere un climatizzatore, perdita che può essere causata da varie motivazioni e che comunque richiederà l’intervento dei servizi dell’assistenza post-vendita e cioè di quei centri autorizzati dall’azienda che ci invieranno i tecnici per risolvere questo problema. Tecnici che, quando arriveranno a casa nostra o in un altro locale di nostra proprietà dove abbiamo questo climatizzatore, dovranno fare intanto una diagnosi per capire quali possono essere le cause e di conseguenza per capire come intervenire. Uno dei motivi che potrebbe provocare questa problematica riguarda delle guarnizioni difettose e parliamo delle guarnizioni intorno alle unità interne ed esterne di quel climatizzatore, guarnizioni che con gli anni si possono deteriorare. Questo significa che poi non riescono a sigillare correttamente e quindi l’acqua potrebbe fuoriuscire dal climatizzatore e in quel caso bisogna verificarne le condizioni ed eventualmente sostituirle. Un’altra motivazione potrebbe essere legata e forse è una di quelle più comuni, ad un drenaggio ostruito e quindi la condensa che il climatizzatore produce durante il processo di raffreddamento non riesce ad essere drenata correttamente attraverso un canale o un tubo perché gli stessi sono sporchi o hanno accumulato del calcare ed ecco perché in questi casi il segreto sarebbe pulirli periodicamente e rimuovere delle eventuali ostruzioni. Altra situazione potrebbe riguardare un filtro dell’aria sporco intasato che ostacola il flusso d’aria causando un accumulo di condensa che, quando poi si trova in eccesso e porta delle perdite e anche in questo caso bisogna pulire e sostituire regolarmente i filtri dell’aria che garantiscono così un flusso d’aria adeguato e prevengono questi problemi. Un’altra potenziale problematica potrebbe riguardare un sistema di sbrinamento che impedisce la formazione di ghiaccio sulle unità che iniziano a non funzionare correttamente e quindi un accumulo di ghiaccio poi causa delle perdite d’acqua quando si scioglie. La manutenzione ordinaria è sempre importante per evitare qualsiasi tipo di guasto al nostro climatizzatore Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte e come abbiamo fatto intendere anche nella prima, è chiaro che gli interventi di manutenzione ordinaria in un climatizzatore sono fondamentali per evitare non solo questi problemi di perdita d’acqua, ma qualsiasi altro guasto e malfunzionamento che lo stesso può avere. Quando si parla di manutenzione ordinaria in questo contesto già abbiamo visto che si parla della sostituzione dei filtri seguendo le indicazioni del produttore, così come abbiamo visto che comunque c’è sempre da verificare, ispezionare e pulire il sistema di drenaggio per prevenire ostruzioni e accumuli di sporco. Un qualcosa che invece non abbiamo menzionato riguarda il controllo dell’isolamento e quindi verificare che le tubazioni e le condizioni del climatizzatore siano correttamente isolate per evitare queste perdite d’acqua. Più in generale se noi contattiamo questi tecnici quando vengono a casa nostra fanno sempre un check up così che se ci sono dei problemi li intercettano subito e li riparano.
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MITSUBISHI Milano
La Mitsubishi Keiretsu (三菱グループ Mitsubishi Gurūpu?, Gruppo Mitsubishi) è la più grande holding finanziaria del Giappone, ed una delle più importanti del mondo.
Fu fondata a metà del XIX secolo, da una famiglia di proprietari terrieri nipponici.
La nascita del marchio Mitsubishi risale al 1875 come azienda di costruzioni navali, e la sua storia inizia da Yataro Iwasaki. Nel 1877 l’impresa possedeva l’80% delle imbarcazioni e gestiva il commercio del Paese. Dal 1878 Iwasaki cominciò a diversificare i propri interessi, ed i suoi investimenti nel settore bancario, minerario ed assicurativo superarono il milione di yen.
Il marchio è composto da “tre petali di castagna d’acqua” (che è anche la traduzione del nome), che ne rappresentano i principi fondamentali:
- responsabilità comune nei confronti della società;
- integrità e lealtà;
- conoscenza dei popoli attraverso il commercio.
Nel 1911 la piccola compagnia di imbarcazioni era divenuta un colosso industriale. Uno dei successori di Yataro Iwasaki, Hisaya Iwasaki, suddivise la società in quattro tronconi: i cantieri navali, le banche (integrate nel 1919nella Mitsubishi Ginkō, ora Mitsubishi UFJ Financial Group), le miniere e le assicurazioni. L’automobile non era ancora prevista. Successivamente proprio la Mitsubishi fabbricò nel 1917 la prima auto giapponese in serie.
Dal 1920 la società apre un altro settore, quello aeronautico. Un anno dopo sorse la Mitsubishi Electric, specializzata in prodotti elettrici ed elettronici. Nel 1922 si cominciò a costruire autobus e camion, lasciando l’automobile in disparte.
Nel 1934 i reparti navali e aeronautici furono fusi in un unico gruppo, la Mitsubishi Heavy Industries.
Durante la seconda guerra mondiale, l’industria fu impiegata a produrre mezzi corazzati, tra cui il carro armato Type 95 Ha-Go e il temibile aereo da caccia Mitsubishi A6M “Zero”. Ci vollero diversi anni alla Mitsubishi per riprendersi dai danni riportati agli stabilimenti durante il conflitto. Solo nel 1959 poté proporre al mercato una piccola berlina bicilindrica a 4 posti. Nel 1970 la produzione di auto fu trasferita alla Mitsubishi Motors Corporation(MMC).
Nel maggio 2014, il gruppo tedesco Siemens ha annunciato di avere sottoscritto con Mitsubishi Heavy Industries un accordo per la costituzione di una società mista (Joint Venture), per la fornitura di impianti, prodotti e servizi per l’industria siderurgica. La società mista è posseduta per il 51% da Mitsubishi e per il 49% da Siemens. (Wikipedia)